giovedì 15 ottobre 2009

Baiamonte Tiepolo


Baiamonte Tiepolo fu il principale protagonista di un fallito tentativo di colpo di stato che ebbe luogo a Venezia nel 1310. Baiamonte Tiepolo fu spalleggiato nella rivolta dalla famiglia Querini e da Badoero Badoer. Essi congiurarono, cercando di uccidere il doge Pietro Gradenigo. La sera del 15 giugno 1310 i rivoltosi si diressero a capo delle loro forze armate verso il Palazzo Ducale. I congiurati visto il grande numero avrebbero avuto ragione dei soldati posti a protezione del doge. Però accadde un episodio imprevisto e singolare noto come la vecia del morter (la vecchia del mortaio). Infatti quando i rivoltosi stavano arrivando in prossimità di Piazza San Marco, a pochi metri da dove si trova ora la Torre dell'Orologio, una vecchia si sporse dal balcone per vedere chi stesse facendo tutto quel frastuono. Senza volerlo, la vecchia urtò il mortaio che era appoggiato al balcone che cadde esattamente sulla testa del portabandiera dei rivoltosi, uccidendolo all'istante. Tale avvenimento creò scompiglio e indecisione tra gli insorti che furono nel frattempo attaccati dalle guardie ducali, costringendoli alla fuga verso le Mercerie. Fu quindi per caso che fu evitato un colpo di stato che avrebbe potuto cambiare la storia della Repubblica di Venezia. I rivoltosi catturati vennero in seguito giustiziati con l'accusa di alto tradimento, mentre quelli che riuscirono a scappare (tra i quali Baiamonte Tiepolo) furono esiliati a vita. La famiglia Querini trovò rifugio presso l'Isola di Stampalia nel Mare Egeo mentre Baiamonte Tiepolo morì nel 1328. Per ringraziare la vecchia del mortaio, il doge concesse a lei di non pagare l'affitto della casa dalla quale aveva compiuto il gesto che aveva salvato la Serenissima. Tale privilegio fu poi esteso anche ai suoi discendenti. Un bassorilievo della vecia del morter fu posto in seguito sul luogo dove avvenne l'episodio ed è tuttora visibile (vedi foto sotto). La casa di Baiamonte Tiepolo in Campo Sant'Agostin fu rasa al suolo come monito, e a perenne ricordo nello stesso luogo venne eretta la Colonna dell'Infamia. Fino alla caduta della Repubblica di Venezia fu proibito di costruire delle nuove case in quel posto. Adesso a memoria dell'evento rimane una pietra incisa sull'angolo di Campo Sant'Agostin (vedi foto sopra), con la seguente scritta: "LOC. COL. BAI. THE. MCCCX". Tali abbreviazioni hanno come significato: "Qui era localizzata la colonna di Baiamonte 1310. La conseguenza più evidente della rivolta di Baiamonte Tiepolo fu l'istituzione del Consiglio dei Dieci che per quasi 5 secoli sarà temuto dal popolo e dai nobili veneziani.

6 commenti:

VenetiaMicio ha detto...

Vous êtes deux aujourd'hui à parler de la "vieille dame au mortier", les grands esprits se rencontrent !
Pour vous lire j'utilise le traducteur car je ne parle toujours pas l'italien, pardon le vénitien.

Fausto ha detto...

VenetiaMicio: le traducteur est très utile pour les lecteurs du blog qui ne peuvent pas comprendre facilement l'italien. En fait, ils sont pratiquement la moitié des lecteurs du blog (et des vrais amoureux de Venise).
Ciao!

marshall ha detto...

Gran bella storia, per me nuova.

Fausto ha detto...

Marshall: E' un avvenimento storico realmente accaduto e piuttosto curioso visto l'epilogo involontariamente provocato dalla "Vecchia del Mortaio". E poi c'è chi ancora non crede al destino....
A presto!

marshall ha detto...

Fausto,
visto che la buona cinematografia è a corto d'idee, da tutta questa vicenda potrebbero trarre spunto per un grande film storico.

(Post: Baiamonte Tiepolo)

Fausto ha detto...

marshall: Quella di Baiamonte Tiepolo sarebbe proprio una storia di vita che potrebbe ispirare un film. Ci sarebbero gli ingredienti giusti: cospirazione, spionaggio e azione. Un altro grande personaggio di Venezia lo meriterebbe. Credo infatti che Marcantonio Bragadin e il lungo assedio di Famagosta costituiscano insieme il tema per un valido lungometraggio.
Ciao.

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